di Giulia Marzocca, Into the Light-La Danza dell’Anima
“Ogni foglia che cade ha la sua danza,
ogni frutto che cogliamo ha la sua polpa,
ogni attimo nei suoni della Natura
è l’eterno che si esprime.”
L’arrivo dell’autunno ci parla di qualcosa di nuovo, di ascolto, di attesa, di ritiro nella calda terra della nostra interiorità.
Dopo i grandi exploit dell’estate tutto inizia a rallentare, scivolando sotto le coperte di foglie secche, con il rumore del vento che celebra l’inizio di un nuovo tempo.
Da sempre l’umanità celebra questo passaggio stagionale con riti e feste: perché non farlo anche noi, con qualche caro amico o parente, a casa o nella Natura, per risaldare il legame con Madre Terra e sentirci veramente abitanti di questo meraviglioso pianeta?
Possiamo quindi accendere una candela (se possibile di un colore autunnale, ma va benissimo anche il rosso), lasciare un’offerta a Madre Terra (andiamo vicino a un albero e lasciamo della frutta secca o un dolcetto cucinato da noi) per ringraziarla dei doni che l’estate ci ha portato e che ci sosterranno nelle stagioni fredde: siano scorte di cibo, relazioni, sviluppi nel lavoro o nuovi stimoli creativi.
Per connetterci alle energie di questo momento dell’anno basta chiudere gli occhi, ascoltare il nostro respiro per qualche minuto, sentire la terra sotto i nostri piedi e il cielo sopra il nostro capo. Immaginiamoci foglia, che cade nel suo ritmo dolce, in una danza che la fa ricongiungere alle sue radici in un tempo delicato: un atterraggio morbido e indolore, un arrivo pieno di amore.
La foglia non ha paura di cadere, sa che diverrà nutrimento per l’albero che l’ha generata e amata, sa cosa è la cosa giusta da fare, quale è il momento per lei di lasciare il ramo, di gettarsi al vento e quindi al suo destino. Questo ci insegna l’equinozio di Autunno e il segno associato della Bilancia: avere la leggerezza nella decisione, la grazia nell’azione, l’equilibrio nel mutamento.
La Bilancia, associata a Venere, ci fa dondolare sulle note dolci di un jazz lento, dove un abbraccio e un bacio hanno la meglio su ogni discorso.
Essere centrati nel cuore, nel sentimento puro (che non è emozione passeggera, ma maturità del sentire perenne, come gli aghi dei sempreverdi) per qualcuno o qualcosa, ci fa vivere nel presente, ci fa gustare la materia sottile di cui siamo fatti, che altro non è che Amore.
L’inno della Natura ci porta sempre lì, all’apice del Creato, alla cima che nel nostro equilibrio di esseri umani possiamo assaporare, costruire, scoprire giorno per giorno. Per questo è importante ritrovare i ritmi naturali, i cicli delle stagioni, stare a contatto con la natura, coltivare momenti di relax e di lavoro interiore: è tornare ai ritmi della Vita, quella vera, quella dove si scorge la Bellezza nelle piccole cose.
Del resto qualcuno diceva: “La Bellezza salverà il mondo”… Io ci credo, e tu?